Bentornati miei cari, o
se siete al primo articolo benvenuti sulle pagine de Lo Scorbiattolo!
Andrò
subito al sodo. Da un annetto o
poco più il mondo del fumetto italiano è in fermento per l'ultimo “rivoluzionario” prodotto editoriale della Sergio Bonelli Editore, prodotto che vuoi per una
campagna marketing piuttosto riuscita, vuoi per l’aurea (no, non la casa editrice) di “novità" che emana, vuoi solo per il nome Roberto Recchioni, ha creato intorno a se
un’AIP (Annullamento Intellettuale Postpubblicitario) non indifferente, cercando oltretutto di espandersi verso nuove fette di mercato mai approcciate prima.
Il 16 ottobre scorso l'attesa (per noi poveri mortali che non abbiamo diritto a copie in anteprima)
è finita.
Il primo numero esce in tutte le edicole e di conseguenza ogni Nerdo degno di questo nome si è sentito in obbligo/dovere di
vomitar esporre la sua a riguardo.
Mentre io, con calma e per piacere, arrivo circa una settimana dopo, quando ormai si è detto tutto e il
contrario di tutto, dopo che i forum e le pagine feisbuk si sono litigate per bene, dopo che uno degli autori ha pubblicato un bell'articolo di approfondimento sul suo blog qui, io? Che c’ho
da dirvi di più? Ma a dire la verità nient Emmòlovedrete.
Cosa? In tutto questo preambolo
non ho mai detto il nome del fumetto di cui sto parlando? Vabbè che ci volete fare sarà colpa dell’AIP.
Il fumetto in questione è ORFANI #1 “Piccoli spaventati guerrieri”.