lunedì 20 gennaio 2014

A LEZIONE DI CHARACTER DESIGN DAL FREZ!









Primo articolo dell'anno. 
Primo articolo dopo il periodo di prova apertosi lo scorso luglio con la recensione di Pacific Rim e conclusosi con lo special di natale del mese scorso. Periodo di prova che devo dire è andato ben oltre le mie aspettative con le sue 5450 visualizzazioni complessive di cui più della metà saranno mie e dei miei parenti. Perciò che dire? Grazie dell'ottimo feedback che mi avete dato e nonostante i vari impegni (maledetta vita reale) si continuerà con questo strano esperimento chiamato "Lo Scorbiattolo", sperando possa andare sempre meglio.

Ma bando alle ciance autocelebrative.
Questo nuovo anno blogghico (si può dire?) non poteva aprirsi con tematica migliore, infatti, venerdì scorso sono stato qui:

 
E già, in quel de la Scuola Internazionale di Comics di Torino venerdì 17 gennaio si è tenuto un workshop di character design (studio di personaggio in italiota) con nientepopodimeno che Massimiliano Frezzato. Se non sapete chi sia (molto male cari miei) fate un salto sul suo blog cliccando qui, non ve ne pentirete, garantito al limone.

Dunque, la giornata si apre subito in maniera spiazzante, perchè la lezione è sì improntata su lo studio di un personaggio ma il suddetto personaggio deve far parte dell'universo narrativo di Pinocchio

Al che, dopo la pokerface di rito, mi dico: 
"Dai, poteva andare molto peggio. Pensa se saltava fuori un argomento controverso come lo sviluppo di un particolare alieno per la nuova saga di Star Wars senza farlo sembrare un'inutile macchietta comica o un archetipo delle minoranze razziali americane."
Ecco, appunto.

Manco il tempo di digerire l'argomento che il buon Frezzato ci divide in quattro gruppi quattro, uno per ogni personaggio da sviluppare che in rigoroso ordine "accazzo" sono: Pinocchio, la Fata dai capelli turchini, Mangiafuoco e ultimi ma non ultimi il Gatto e la Volpe.

Senza il minimo indugio mi butto su quel gran simpaticone di Giuliano Ferrar...eh volevo dire Mangiafuoco, così, a pelle mi sembrava il personaggio più stimolante creativamente.


FASE 1:
L'IMPORTANZA DELLA SAGOMA
Ce lo diceva pure Cézanne che la natura si può sintetizzare in figure geometriche come il cilindro, la sfera e il cono. E che ci pensiamo più intelligenti di Cézanne noi? Nossignore.
Lo scopo di questa prima fase è delineare il personaggio con pochi tratti in libertà. Le sagome che verranno a crearsi saranno semplici ma allo stesso tempo riconoscibili, da esse dovranno emergere già alcune caratteristiche essenziali del proprio personaggio: il linguaggio del corpo e il modo di proporsi in scena per esempio.
Man mano che si prosegue con gli sketch si fa del brainstorming che no, non è il titolo di un b-movie, semplicemente è quando in gruppo si sparano opinioni a manetta fino ad arrivare alla risoluzione del determinato problema. Nello specifico per Mangiafuoco si è concordato lo sviluppo un uomo imponente e minaccioso (ma non per forza grasso) dalla barba nera e unticcia con un giaccone e un cappello abbastanza vistosi.

Questo sviluppo è piaciuto molto a Frezzato tanto da diventare una linea guida per il gruppo, qui, troviamo Mangiafuoco visto come entità/luogo dove egli stesso è il teatrino dei burattini. Quando imprenditore ed impresa diventano una cosa sola.

FASE 2:
DEFINIZIONE DEL PERSONAGGIO 
Trovate le caratteristiche essenziali del personaggio si passa alla definizione dello stesso, magari partendo dal volto.
Il mio Mangiafuoco è una presenza elementale composta da fuliggine e carboni ardenti, un'oscura coltre che avvolge le ignare marionette intente a proseguire il teatrino delle loro vite. Insomma, un vero e proprio deus ex machina barbuto.
Va detto, però, che questo Mangiafuoco è una versione filtrata dagli occhietti dei burattini, per questo le sue fattezze e la sua presenza rasentano il divino. Le parole di Mangiafuoco sono boati i suoi movimenti terremoti, egli è tutto ciò che è concesso conoscere ai burattini, egli non è "cattivo" segue solo i suoi interessi.
Ed ecco infine il mio Mangiafuoco in tutta la sua incombente presenza, mentre i burattini incuranti di ciò che li avvolge reciteranno le solite illazioni sul meteo:  
"Hei Arlecchino! Visto il tempo oggi? Nuvolosetto eh?"

Tecniche usate: matita veloce, ripasso base con rapidograph 0.2 usa e getta per poi andare di brush pen Pentel violentemente e bianchetto quanto basta. 

FASE 3:
REALIZZARE UN'ILLUSTRAZIONE A COLORI DEL PERSONAGGIO
A questo punto abbiamo il personaggio, sappiamo tutto di lui: dall'atteggiamento al vestiario, dalle espressioni facciali al panino preferito da McDonald. Ora non ci resta che realizzare un'illustrazione a colori che rappresenti al meglio le caratteristiche, delineate nella fase 2, del nostro personaggio. Come sempre in principio fu uno schizzo (suona male?).


L'illustrazione, per come l'ho concepita, ritrae il momento in cui Mangiafuoco si rivela agli ignari burattini in tutta la sua prepotenza elementale. Mangiafuoco ha scelto. Un certo burattino dal cappello di mollica di pane viene investito da un fascio luminoso, quale sarà il suo destino? Ascensione o legna da ardere?
Bene. Purtroppo il mio personale resoconto della giornata finisce qua. Si vabbè ma i colori!?1! Eh, ciccia, dovete sapere che sono tremendamente leeeeeeeeento nel processo creativo e più di questo non ho fatto, ma non disperate! Di seguito troverete le illustri illustrazioni dei miei coleghi che, al contrario del sottoscritto, le cose quando le iniziano le finiscono anche.


ILLUSTRI ILLUSTRAZIONI 
Non per fare il partigiano ma partiamo questa carellata di lavori dai colleghi mangiafuochisti:

Alessandro Patria
Il buon Alessandro ha un album feisbuk di sketch che aggiorna quotidianamente, potete darci un'occhiata cliccando qui.

Luca Salzano
Il baldo Luca lo trovate attivissimo sul suo profilo deviantART qui.





Daniel Scalisi
Per chi volesse, Daniel ha un profilo deviantART che potete raggiungere cliccando qui.



Elisa Raffaella Dell'Arso
Trovate l'illustrazione di Elisa anche sulla sua pagina feisbuk proprio qui.




Leonardo Donvito
Peccato che il formato del blog non renda giustizia a questa splendida illustrazione, potrete visionarla al meglio sulla pagina feisbuk di Leonardo cliccando qui.

Passiamo ora al gruppo zoofilo per vocazione de il Gatto e la Volpe: 

Federico Butticè
Segnatevi questo nome signori miei. Federico fa parte di un collettivo fumettoso chiamato Abominium Comics Studio, pare abbiano in cantiere cose interessanti, dateci un occhio. La loro pagina feisbuk la trovate cliccando qui.

Davide Riva

Eleonora Bechis
Potrete trovare altri lavori di Eleonora nel suo album feisbuk, proprio qui.

Purtroppo in rappresentanza di Pinocchio non si è riusciti a contattare nessuno, mentre per la Fata abbiamo un'ultima opera in questa carellata di illustri illustrazioni:

Gaia Negrini
L'illustrazione di Gaia la trovate anche sulla sua pagina feisbuk cliccando qui.


Il reportaggio del workshop con Frezzato finisce qui, spero che le fasi lavorative siano state abbastanza esaurienti, in caso contrario fatemi sapere. Voi nei nostri panni che personaggio pinocchiesco avreste scelto? Fatemi sapere nei commenti anche come lo avreste sviluppato o magari solo che ve ne pare delle nostre fantasiose reinterpretazioni.

Get Social! 
Mipiacciate in massa la mia pagina Feisbuk cliccando qui o followatemi su tuitter cliccando qui. Da Lo Scorbiattolo è tutto, al prossimo articolo.

4 commenti:

  1. Risposte
    1. Hei Marco! Dai, tutto sommato per l'esperienza fumettistica direi "abbastanza bene", ma se penso alla tesi direi che "molto male" è un eufemismo, penso converrai con me a riguardo ehehe

      Elimina
  2. Bravo Mirko e grazie a tutti !
    Non solo per la lezione che è volata via, ma anche per questo seguito tra il serio e il faceto.
    Grazie per aver finito i lavori come promesso e per avermi rinnovato la voglia di disegnare...
    ...E di rispondervi, beninteso anche se in ritardo come sempre.
    LAVORATE RAGA!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille per essere passato Frez! Non sai quanto mi fa piacere leggere il tuo apprezzamento per l'articolo e per il lavoro che abbiamo svolto, ma grazie soprattutto per la passione travolgente con cui condividi la tua esperienza artistica che inevitabilmente contagia chi ti ascolta. Detto questo, qua si lavora sempre alacremente su quello sono inamovibile. A presto allora e grazie ancora per il commento.

      Elimina